Conclusiones CM publice disputandae

secundum doctrinam latinorum arrow 5. Henrici Gandavensis

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I.5.13. Relatio non distinguitur a fundamento realiter.

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All: Una relación no se distingue realmente de su fundamento.
 

 


 

 

All: Come indicato nella nota al I.4.17, Enrico di Gante riduce la relazione a un ens rationis privo di fondamento e di realtà fuori dalla mente umana (cf. Quodl. IX, q.3; V, q.6). Quello che Pico afferma nella tesi 33 delle proprie Conclusiones che dissentono dal filosofare comune, si avvicina alla posizione di Enrico. Il Mirandolano però sembra portare il ragionamento al suo estremo quando dice che ciò che distingue la relazione come ratio praedicamenti ad aliquid è che non è un ens rationis bensì un ente immaginario. Occorre aggiungere, per la comprensione della proposizione dodicesima di Enrico di Gante che, quando egli parla di "relazione reale" non annulla quel che si è detto sulla sua posizione al riguardo, anzi, Enrico allude semplicemente alla relazione che si dà tra enti reali.