secundum doctrinam latinorum 3. Francisci de Maironis
I.3.5. Quiditates habent ab aeterno suum esse formale a se non ab
|extrinseco.
Annotations
[Latin to Spanish Translation, Silvia Magnavacca, 10/1/24]:
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All:
Las quidditates poseen desde la eternidad su propio ser formal por sí mismas, no por algo extrínseco a ellas.
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[Interpretation and Commentary, Silvia Magnavacca, 10/1/24]:
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All:
La quidditas di un ente indica la sua forma o essenza. La linea scotista segue la tradizione consacrata da Agostino d'Ippona nel suo De ideis: le forme o essenze, rationes di tutte le cose, generate appunto da esse, sono contenute nell'Intelletto divino. Perciò le rationes stesse sono eterne e non generate. Francesco tratta questo argomento nel suo commento alle Sentene, In I Sent. d.42, q.2, e d.46, q.5. Duns lo riprende, adeguandolo al proprio sistema (cf. 4.2).
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