secundum doctrinam latinorum 2. Thomae Aquinatis
I.2.17. Licet defendi possit quoquomodo creaturam posse creare: ratio|nabilius tamen est credere potentiam creandi creaturae commu|nicari non posse.
Annotations
[Latin to Spanish Translation, Silvia Magnavacca, 10/1/24]:
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Si bien es posible sostener que en cierto modo la criatura puede crear, con todo, está más de acuerdo con la razón creer que la potencia de crear no se puede comunicar a la criatura.
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[Interpretation and Commentary, Silvia Magnavacca, 10/1/24]:
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Quando Leibniz tratta il principio di ragione sufficiente, dice che uno dei suoi corollari è: "Ex nihilo nihil fit". Ora, il Cristianesimo intende la creazione divina precisamente come creatio ex nihilo, dottrina che molti ritengono articolo di fede poiché è al di là della ragione e poggia sull'onnipotenza di Dio. Questa, essendo assoluta, non si può applicare al creato. Perciò, si riservò la parola "creazione" in senso stretto per significare quell'atto originario. Solo per analogia si può dire che l’uomo "crea". Inoltre, la dottrina della creatio ex nihilo si oppone direttamente a una delle colonne del neoplatonismo, l’emanazione, che Tommaso riteneva eretica. Pico discute questo punto nella sua Apologia.
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