secundum doctrinam latinorum 1. Alberti Magni
I.1.8. Lumen non habet in medio nisi esse intentionale.
Annotations
[Latin to Spanish Translation, Silvia Magnavacca, 10/1/24]:
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All:
La luz en un medio sólo tiene existencia intencional.
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[Interpretation and Commentary, Silvia Magnavacca, 10/1/24]:
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All:
Una delle accezioni dell'esse intentionale è quella che indica l'essere dell'immagine impressa obiective la quale rappresenta la realtà appresa dall'intelletto, vale a dire l'esse apparens, come indica Pietro Aureolo. Secondo quest'autore, il fatto che gli alberi in riva al fiume sembrino muoversi, se guardati da una nave, non ubbidisce agli alberi né alla nave né all’aria né alla luce e neppure alla visione stessa di chi naviga. Quel movimento esiste soltanto in modo apparente o "intenzionale". Cosí, l'esse intentionale si distingue tanto dalla realtà extra-mentale quanto dall'atto di conoscere, il quale, ciò nonostante, lo genera. Secondo Alberto Magno, questo è particolarmente vero nel caso delle immagini visive, poiché non sono raggiunte da onde fisiche come invece accade con i suoni. Cf. il suo commento al libro II, 7-8 del De anima aristotelico.
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